Ieri qui era festa nazionale (se non sapete perché sono in terra norvegese potete leggerlo qui).
La fortuna ha voluto che Elisa non lavorasse ed è quindi venuta a trovarmi un paio di giorni, giusto per vivere insieme quella che in Norvegia è una giornata sentitissima.
Il tempo non è stato favorevole, ha piovuto tutto il giorno, ma che l'atmosfera fosse diversa lo si poteva percepire fin dal mattino: in albergo infatti c'era molta più gente del solito e molti a colazione indossavano già gli abiti tradizionali.
Abiti molto belli, di colori e modelli diversi (devo indagare sul perché), ma sempre molto eleganti.
Ma cosa si festeggia il 17 maggio? L'approvazione della costituzione norvegese nell'ormai lontano 1814. Wikipedia ci da come sempre una mano e si possono trovare un po' di notizie qui (in italiano) e parecchie qui (in norvegese).
Trondheim ha visto sfilare ben tre tog durante la giornata: quello delle scuole al mattino (Barnetoget), quello delle associazioni a pranzo (Folketoget) e quello dei maturandi al pomeriggio (Russetoget).
La gente era in strada fin dal mattino presto e trovare un buco lungo le ali di folla munita di ombrelli non è stato per niente facile. Molti aspettano parecchio di vedere passare figli o nipoti, le scuole sfilano infatti con gli insegnanti, e mi pare che la giornata sia molto sentita anche dai bambini che hanno gli occhi di tutta la città addosso.
Tradizione vuole che a syttende mai si mangi il gelato, così il pomeriggio ce ne siamo gustati uno italiano molto molto buono. Poi a cena in un posto che ai miei genitori piacerebbe tantissimo, tutto storto e particolare.
La giornata è sentitissima e NRK (il corrispondente della RAI) trasmette su NRK1 la diretta da Oslo e su NRK2 invece da un po' da tutta la Norvegia, ma non solo: ieri avevano, tra gli altri, collegamenti con Stoccolma (dove i norvegesi festeggiavano a Skansen) e dalle Shetland, dov'era presente il Primo Ministro.
Vedere così tante bandiere norvegesi e sentire ininterrotti hip-hip urrà da parte di tutti mi ha fatto sorridere un sacco. Il nazionalismo qui ha un'accezione positiva particolare che merita di essere approfondita. Trovo peculiare che i sondaggi dicano che per un norvegese su tre il 17 maggio ha maggiore importanza dopo il 22/7 (la follia terrorisa di Breivik a Oslo e Utøya).
Tornando a cose meno serie: non ho ovviamente potuto trattenermi dal fare foto. Credo di averne scattate una cosa come 350. Dopo aver fatto una selezione ne posterò un po', giusto per darvi un'idea.
Passo e chiudo (che sono in filiale).
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